Febbre da stanchezza: mito o realtà?

Si parla di febbre da stanchezza quando l’aumento della temperatura corporea al di sopra dei valori normali può essere ricondotto a una situazione di stanchezza o stress, in genere collegata allo stile di vita. Anche se il legame tra febbre e stanchezza non è ancora chiaro, molte persone riferiscono episodi di febbricola in concomitanza di particolari eventi o fasi della vita. Vediamo come affrontare il problema.

La febbre per stanchezza esiste davvero?

Lo sappiamo tutti: la febbre ci fa sentire stanchi e affaticati. Ma febbre e stanchezza sono collegate anche nel senso inverso: una stanchezza intensa o prolungata può innescare un innalzamento della temperatura corporea basale, quella che viene registrata dopo un riposo di almeno sei ore.

Per comprendere le cause della febbre per stanchezza bisogna tenere presente che l’aumento anomalo della temperatura corporea indica la risposta del nostro organismo a una “minaccia” che lo sta mettendo alla prova. In questi casi l’ipotalamo, ossia la parte dell’encefalo deputata alla termoregolazione, alza la temperatura del corpo per favorire l’attività difensiva del sistema immunitario. Se nella febbre di origine batterica o virale la minaccia è rappresentata dall’infezione, nella febbre per stanchezza la minaccia è data dalla condizione di spossatezza in cui versa l’organismo, che può essere provocata dallo stress cronico, da un evento emotivo traumatico, da un periodo di sovraccarico fisico o mentale, da una scarsa igiene del sonno o, in generale, da uno stile di vita troppo sostenuto.

banner-test-sun
CARNIDYN.
L'ENERGIA CHE FA PER TE.

Completa il test e scopri i consigli dedicati a te!

Febbre e stanchezza: attenzione alle parole

I valori normali della temperatura basale, che nella popolazione adulta sono compresi fra i 36,1 e i 37,2 gradi centigradi, possono subire lievi oscillazioni sia durante l’arco della giornata, sia da persona a persona, sulla base di fattori individuali legati al genere, all’età e agli sbalzi ormonali. Non tutti sanno, però, che si può parlare propriamente di febbre o piressia solo quando la temperatura supera i 38 gradi. In presenza di valori compresi fra i 36 e i 37 gradi, invece, è più corretto parlare di ipertermia, processo che non coinvolge il meccanismo termoregolatorio dell’ipotalamo.

Gli stati febbrili associati a stress o stanchezza possono configurarsi sia come ipertermia sia come febbre vera e propria. In genere le temperature si mantengono intorno ai 37 gradi, ma non sono rari valori più alti. Lo stress e la stanchezza cronica, infatti, possono indebolire il sistema immunitario, fino a scatenare uno stato di infiammazione permanente che può dare luogo a febbre di grado lieve o moderato. Persone molto stanche e stressate potrebbero riscontrare temperature superiori ai 37 gradi per diverse settimane o mesi, soprattutto durante le ultime ore della giornata.

La febbre da stanchezza nei bambini

La febbre da stanchezza riguarda soprattutto le persone adulte, spesso gravate da pressione sociale, oneri personali e familiari, impegni serrati e ritmi frenetici, condizioni che possono provocare la sensazione di essere sempre stanchi.

Molti genitori, tuttavia, riferiscono episodi di febbre da stanchezza nei bambini, soprattutto al termine di giornate intense, per esempio dopo eventi sportivi o pomeriggi di studio più pesanti del solito. Dal momento che i bambini in età scolare sono sottoposti a molti stimoli e vengono coinvolti in attività che li impegnano per diverse ore al giorno, è plausibile che un aumento della temperatura corporea, non associato ad altri sintomi tipici dell’influenza, possa essere dovuto alla stanchezza. Se episodi di questo tipo si verificano occasionalmente non c’è nulla da preoccuparsi, anche perché le variazioni giornaliere di temperatura nei bambini avvengono con un range un po’ più ampio rispetto agli adulti. Se, invece, il fenomeno si ripete con una certa frequenza è il caso di rivolgersi al pediatra, per verificare che il bambino non sia stressato e che non abbia infezioni o infiammazioni in corso.

Stanchezza e febbre: quali rimedi?

Una volta appurato che esiste un legame tra stanchezza e febbre, è facile pensare che per eliminare quest’ultima sia sufficiente rimuovere i fattori che ci rendono stanchi e stressati e che possono indebolire le nostre difese immunitarie. Tra questi vi sono:

  • Routine quotidiana troppo frenetica, che non lascia spazio a momenti di relax.
  • Sonno irregolare o disturbato, con risvegli frequenti e intensa attività cerebrale
  • Stati psicologici caratterizzati da rimuginio eccessivo, preoccupazione e senso di insoddisfazione per la propria vita.
  • Sovrallenamento o overtraining, cioè attività fisica troppo intensa e faticosa.

Per contrastare la febbre da stanchezza, dunque, è importante adottare alcuni accorgimenti, per esempio:

  • Concedersi dei momenti di tregua durante la giornata.
  • Interrogarsi sui propri stati d’animo e rivolgersi ad un professionista nel momento in cui ci si renda conto che i pensieri negativi interferiscono con il proprio benessere.
  • Abituarsi ad esprimere le proprie emozioni, anche coltivando gli hobby che ci appagano di più.
  • Dormire bene, garantendo al nostro organismo la giusta quantità di sonno e assicurandosi che sia di buona qualità.
  • Svolgere regolare attività fisica, ma senza esagerare. Lo sforzo deve essere commisurato alle proprie capacità e deve essere svolto sotto la supervisione di personale qualificato.

FONTI:

https://www.health.harvard.edu/blog/a-tired-child-heres-what-to-think-about-2018041713672

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0024320517306525

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1889183705715452

https://www.lescienze.it/archivio/articoli/2005/07/01/news/cento_anni_di_carnitina-548583/

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_4_file.pdf

https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/carnitina/

https://www.scienzemotorie.com/l-carnitina-benefici-effetti-collaterali-fonti-e-dosaggio/

http://archivia.unict.it/bitstream/10761/1271/1/TSNCRS80M56Z115U-LA%20CAeee.pdf

https://www.dm.univr.it/?ent=progetto&id=3885


loader
Prossimo articolo
Carnidyn dove acquistare
Dove acquistare CARNIDYN


Logo Carnidyn

Alfasigma S.p.A. – Sede Legale: Via Ragazzi del ’99 n.5 – 40133 Bologna – Italia
Codice Fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03432221202 – RE.A. di Bologna n. 518521
PEC: [email protected]

Scarica i consigli in pdf
Lavoratori Studenti Sportivi Over 55 Vita quotidiana