
Eccessiva stanchezza: quando preoccuparsi e come intervenire
Oggi come oggi, la stanchezza non è un’eccezione: è la regola. Ci barcameniamo a fatica tra vita e lavoro, trovando a stento il tempo di fare tutto, a volte senza nemmeno riuscirci. E, la sera, andiamo a letto così stremati nel corpo e nella mente che nemmeno 8 ore di sonno – se abbiamo la fortuna di godercele – bastano a ricaricare le energie per affrontare il giorno successivo. In sostanza, siamo vittime dell’eccessiva stanchezza.
Il fatto che la nostra quotidianità sia frenetica e spesso stancante, però, non significa dover convivere per sempre con un senso di perenne spossatezza, ignorando i campanelli che ci dicono di fermarci. Un conto è affrontare un periodo sfiancante, un altro conto è imparare a convivere con l’affaticamento e arrendersi alla sua compagnia.
Quando sperimentiamo un senso di stanchezza eccessiva e persistente, anche se riposiamo durante la notte e non stiamo facendo sforzi particolari, è corretto indagare di più sulle cause di questa condizione. Proprio andando a ricercare i motivi che si nascondono dietro il modo in cui ci sentiamo, potremo capire quale percorso intraprendere per trovare una soluzione adatta alle nostre esigenze.
Le cause della stanchezza eccessiva
La sensazione di eccessiva stanchezza non ha un’unica origine. A volte è la conseguenza naturale di periodi intensi: una settimana di lavoro particolarmente impegnativa, cambiamenti di stagione o notti insonni, serate in cui si fa più tardi del solito. In altri casi, però, la fatica diventa una presenza costante e difficile da spiegare. Anche dopo ore di sonno o giornate più tranquille, ci si sveglia già stanchi, con poca energia per affrontare gli impegni quotidiani.
In queste situazioni, è normale chiedersi se dietro la forte stanchezza ci sia qualcosa di più, che merita un approfondimento. Non sempre, infatti, la causa è evidente o legata solo allo stile di vita. Talvolta, a pesare possono essere carenze nutrizionali, squilibri ormonali, infezioni che rallentano l’organismo o persino lo stress mentale che, silenziosamente, consuma più energia di quanto immaginiamo. Capire da cosa deriva questa sensazione è il primo passo per affrontarla.
Tra le cause più comuni di stanchezza eccessiva troviamo:
- mancanza di sonno o qualità del riposo scarsa (ad esempio, risvegli frequenti o apnee del sonno), che riducono concentrazione e produttività, rallentando il recupero delle forze;
- carenze nutrizionali, come ad esempio di ferro, vitamina B12 o magnesio;
- disturbi ormonali, come problemi alla tiroide, che hanno come conseguenza debolezza muscolare e calo di motivazione;
- infezioni o malattie croniche, che indeboliscono l’organismo, come nel caso di influenze protratte o diabete e malattie autoimmuni;
- stress e sovraccarico mentale, con periodi di ansia e preoccupazioni continue;
- uso di alcuni farmaci.
Ciascuna di queste cause può essere effettivamente ricollegata a una sensazione di affaticamento generale, che può rivelarsi davvero problematica nell’affrontare la giornata con la giusta energia.
Come riconoscere i sintomi della forte stanchezza
Sperimentare una condizione protratta di questo tipo non corrisponde soltanto al sentirsi “un po’ più fiacchi del solito”. Si manifesta con segnali che possono influenzare concretamente la vita quotidiana.
Tra i sintomi più comuni della stanchezza troviamo:
- difficoltà di concentrazione e memoria;
- fiato corto anche per piccoli sforzi;
- mal di testa frequenti;
- pallore e vertigini;
- sbalzi d’umore o irritabilità;
- sonnolenza diurna persistente.
La presenza di uno di questi sintomi, o la compresenza di alcuni, non va trascurata e può essere un ottimo indicatore per capire quando preoccuparsi in caso di stanchezza eccessiva e sonnolenza. Non perché ci sia necessariamente qualcosa di patologico, ma per evitare rischi, come una riduzione della focalizzazione durante la guida o una compromissione delle performance lavorative.
Per questo, la soluzione migliore è rivolgersi al proprio medico per attenzionare lo stato di salute e provare ad indagare in modo più mirato quali possono essere le cause della forte stanchezza. Il medico potrà valutare se è necessario prescrivere esami del sangue per la stanchezza, come emocromo, ferritina, glicemia, ormoni tiroidei e profilo lipidico. Solo in questo modo, si potrà poi agire sui sintomi per alleviarli.
Cosa fare in caso di stanchezza eccessiva
Se ti trovi in una situazione di importante calo di energie, esistono diversi accorgimenti che possono aiutarti a recuperare vitalità. Non si tratta di soluzioni miracolose, ma di piccole strategie da mettere in pratica con costanza, come:
- regolarizzare il sonno: cerca di andare a dormire e svegliarti sempre alla stessa ora;
- scegliere un’alimentazione equilibrata: privilegia frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre;
- mantenersi idratati: bere a sufficienza durante la giornata aiuta a constrastare la fiacchezza;
- muoversi regolarmente: anche una passeggiata quotidiana stimola la produzione di energia;
- gestire lo stress: tecniche di rilassamento o momenti di pausa possono fare la differenza.
Come puoi notare, sono accortezze apparentemente scontate. Tuttavia, nel lungo termine, se trascurate, vanno ad incidere più di quanto potresti pensare sul tuo stato di salute.
Un contributo integrativo per un supporto mirato
Quando una modifica dello stile di vita non basta, almeno nelle prime fasi di miglioramento delle proprie abitudini, esistono alcuni integratori contro la stanchezza in grado di supportare il tuo organismo in modo mirato. Un esempio è costituito dai prodotti a base di vitamine del gruppo B, magnesio e, che possono contribuire al normale funzionamento del metabolismo energetico e a ridurre la fatica.
Spesso, i benefici non riguardano soltanto l’affaticamento fisico, ma anche la stanchezza mentale. Ovviamente, tieni presente che, prima di assumere qualsiasi integratore, è comunque consigliabile confrontarsi con il proprio medico o farmacista di fiducia, così da ricevere indicazioni personalizzate.
FAQ
Quando la stanchezza è preoccupante?
Quando dura da settimane, non migliora con il riposo e si accompagna ad altri sintomi come perdita di peso, febbre o palpitazioni.
Quale malattia provoca la stanchezza?
Anemia, ipotiroidismo, diabete, malattie autoimmuni o infezioni croniche possono essere tra le possibili cause di eccessiva stanchezza.
Cosa fare quando si è troppo stanchi?
Riposare, curare l’alimentazione, idratarsi e praticare attività fisica leggera. Se la situazione persiste, consultare un medico.
Che esami del sangue fare per la stanchezza?
Gli esami più comuni prescritti in caso di forte stanchezza includono emocromo, ferro, ferritina, vitamina B12, TSH, glicemia e trigliceridi. Tuttavia è bene consultare il proprio medico per ricevere una risposta personalizzata, che tenga conto delle proprie esigenze.
FONTI
https://www.msdmanuals.com/it/ -> “Sindrome da stanchezza cronica”
https://www.humanitas.it/ -> Stanchezza (spossatezza)
https://www.fondazioneveronesi.it/ -> “Quando siamo stanchi il cervello si addormenta”
https://www.issalute.it/ -> “Sindrome da fatica cronica”