Quali sono le vitamine per la stanchezza

La stanchezza è un sintomo piuttosto diffuso nella nostra epoca storica, per ragioni legate anche agli stili di vita. Lo stress fisico e mentale dovuto agli impegni di lavoro, i ritmi frenetici che sembrano non volerci dare pausa, l’alimentazione poco equilibrata e la sedentarietà formano un mix che mette a dura prova il nostro benessere.

Una delle cause di stanchezza, in parte associata a tali fattori, è rappresentata dalle carenze vitaminiche e, in particolare, dalla carenza di vitamina D e di vitamina B12.

Oltre a ripristinare l’equilibrio nelle abitudini alimentari e negli orari che scandiscono la giornata, dedicando il giusto tempo al riposo e al sonno, integrare vitamine può essere un valido rimedio per combattere la stanchezza che non deriva da malattie diagnosticate ma che può essere compatibile con uno stato di deficit.

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È importante, a questo proposito, ricordare che le vitamine sono micronutrienti, cioè nutrienti necessari in minime quantità a soddisfare le richieste dell’organismo e che non possono essere sintetizzati dal corpo. Fa eccezione a quest’ultima regola la vitamina D, che però viene sintetizzata dalla pelle solo quando ci esponiamo al sole.

Stanchezza fisica e mentale: a cosa è dovuta?

Capita di sentirsi giù, con le batterie completamente scariche, e di non riuscire a fare fronte agli impegni della giornata, anche quando questi non comportano un reale aggravio rispetto alla norma. Di sperimentare disturbi non solo di tipo fisico, ma anche mentale, come difficoltà di concentrazione e tendenza a dimenticare impegni e scadenze.

Una delle ragioni per cui avvertiamo il senso di fatica è il deficit di elementi essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, che il nostro corpo deve necessariamente ricavare dall’alimentazione oppure attraverso comportamenti specifici. In particolare, fra gli elementi che, se deficitari, possono causare astenia e debolezza troviamo le vitamine (vitamina D, vitamina B12, acido folico, vitamina C) e alcuni minerali (primo fra tutti il ferro).

Come anticipato nell’introduzione, le vitamine sono componenti definite “essenziali” dell’alimentazione, da cui possono essere ricavate come tali o come precursori che vengono attivati nell’organismo. Il motivo per cui viene consigliata una dieta varia ed equilibrata consiste proprio nel fatto che solo introducendo le corrette quantità di tutte le categorie di alimenti possiamo reperire gli elementi di cui il nostro corpo ha bisogno per mantenersi in salute.

La vitamina D viene in minima parte assorbita dagli alimenti che compongono la dieta e in percentuale maggiore sintetizzata dalla pelle quando ci esponiamo alla radiazione ultravioletta del sole. Essa ha un ruolo nell’assorbimento di alcuni elementi, fra cui calcio e fosforo. Pertanto, una carenza di vitamina D può essere associata anche ad un deficit di questi due elementi.

Inoltre, come è noto, questa vitamina è essenziale per la salute delle ossa , dei muscoli e del normale funzionamento del sistema immunitario

La vitamina B12 è coinvolta con un ruolo di primo piano nella produzione dei globuli rossi. Pertanto, se non è disponibile in quantità sufficiente alle esigenze dell’organismo, il risultato è un rallentamento nella fabbricazione di queste cellule, che sono essenziali per il corretto trasporto dell’ossigeno alle cellule e per l’eliminazione dell’anidride carbonica.

L’anemia che ne deriva può essere inasprita dalla presenza di difetti genetici nel meccanismo di produzione dei globuli rossi, che ne provocano la distruzione anticipata.

Carenza di vitamina B12 e stanchezza

Le carenze vitaminiche (ipovitaminosi) sono associate a sintomi quali stanchezza e sensazione di affaticamento generale non riconducibili ad una ragione in particolare. Altre manifestazioni, specialmente quando tali condizioni sono causa di anemie, sono: pallore, nervosismo e irritabilità, insonnia, mal di testa, capogiri e vertigini, tachicardia e difficoltà di concentrazione.

Possiamo sentirci stanchi anche compiendo azioni abituali e che normalmente non percepiamo faticose: salire le scale, trasportare fino a casa le borse della spesa o sottoporci a sedute di allenamento di routine. Tutto peggiora se arriva il caldo o si aggiungono imprevisti che stressano ulteriormente un organismo già debole.

La carenza di vitamina B12 si manifesta con un sintomo aggiuntivo specifico che può essere notato osservando l’interno della bocca: nei soggetti carenti, la lingua appare liscia nella parte centrale e arrossata e irritata sui bordi e sulla punta.

L’assorbimento della vitamina B12 da parte dell’organismo è subordinato alla presenza del cosiddetto fattore intrinseco, una proteina prodotta dallo stomaco. Alcune malattie autoimmuni che aggrediscono le cellule gastriche coinvolte nella sua sintesi provocando una specifica forma di gastrite (gastrite atrofica autoimmune) e possono, quindi, causarne un deficit. Ciò è alla base di una forma di anemia da carenza di vitamina B12 definita anemia perniciosa. Una situazione analoga può verificarsi se la persona in questione è stata sottoposta ad un intervento chirurgico di asportazione di parte dello stomaco, a causa per esempio di un tumore.

La situazione peggiora se la persona con deficit di fattore intrinseco ha anche un’alimentazione povera di alimenti che contengono la vitamina B12, come carne, latte e latticini, tipica delle diete vegetariana o vegana. Un altro caso critico può essere se sono presenti alterazioni della mucosa intestinale (come nel caso di alcune intolleranze alimentari non trattate o malattie infiammatorie croniche) oppure della composizione del microbiota, la popolazione microbica che popola l’intestino.

Vi sono, infine, dei farmaci che possono contribuire alla deplezione: fra questi, alcuni antiepilettici e gli inibitori della pompa protonica, medicinali che vengono assunti per modulare l’eccessiva acidità dello stomaco.

Si parla di deficit di vitamina B12 se i valori sono inferiori a 197 pg/mL (picogrammi su millilitro). Ma, per diagnosticare con precisione eventuali malattie alla base della carenza, oltre al dosaggio di tale sostanza occorre eseguire la conta completa delle cellule del sangue (globuli rossi, piastrine e globuli bianchi) e il dosaggio dei folati. Questa condizione è spesso responsabile di stati di stanchezza e affaticabilità, anche se la carenza non è particolarmente pronunciata. Per questa ragione, numerose pubblicazioni scientifiche ricordano ai medici la necessità di considerare sempre questo parametro nella valutazione dei pazienti che lamentano tali sintomi. (6)

Carenza di vitamina D e stanchezza

Si parla di deficit di vitamina D quando questa sostanza è contenuta nel sangue in concentrazione inferiore a 30 ng/L (nanogrammi per litro). La vitamina D è presente nell’organismo in due forme: come vitamina D2 (ergocalciferolo) viene assorbita dagli alimenti e come vitamina D3 (colecalciferolo) viene sintetizzata a livello cutaneo in seguito all’esposizione alla luce del sole. Grazie al particolare meccanismo con cui viene prodotta, questa sostanza rientra nella categoria degli ormoni.

Tale carenza è oggi una condizione piuttosto frequente, anche a causa dello stile di vita frenetico che caratterizza i nostri tempi, in particolare al fatto che trascorriamo sempre meno tempo all’aria aperta. Uno dei sintomi associati al deficit è la stanchezza (che può comparire in forma molto intensa, la cosiddetta fatigue), che compare accompagnata da manifestazioni quali mal di testa, dolori muscolari o scheletrici, sensazione di debolezza, depressione e difficoltà di concentrazione e nelle prestazioni intellettive. (4. 5)

Quali vitamine prendere per la stanchezza?

Le anemie dovute a carenze vitaminiche possono essere prevenute con un’alimentazione varia e bilanciata, che permetta un apporto corretto di tutte le sostanze necessarie al funzionamento dell’organismo. A tavola non devono mancare alcuni alimenti di origine animale, come la carne e i derivati del latte. Per non incorrere nel rischio di aumentare i livelli di colesterolo, è possibile scegliere formaggi magri e freschi e le carni bianche o rosse nei tagli più magri.

Uno stile di vita sano protegge dalle condizioni che possono contribuire all’ipovitaminosi: evitare alcol e fumo è un primo e fondamentale passaggio per prevenire non solo le carenze vitaminiche ma anche molte gravi malattie.

Non dobbiamo dimenticare che il sole è la nostra fonte di vitamina D: non rinunciamo, quindi, a stare all’aria aperta e sufficientemente sbracciati durante la bella stagione, ma scegliamo le ore meno calde per farlo.

Un ulteriore contributo, se queste misure non sono sufficienti a ripristinare l’equilibrio nel metabolismo energetico, può arrivare dall’assunzione di integratori alimentari specifici, che apportino vitamine. Fra queste l’acetil-L-carnitina, che partecipa alla produzione di energia nei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule.

Anche la stanchezza che subentra talvolta in gravidanza o durante l’allattamento, e che può essere provocata da un deficit vitaminico, può migliorare assumendo un prodotto specifico che aiuti a ritrovare l’equilibrio nel metabolismo energetico e supplementi le sostanze vitaminiche deficitarie.

(1) E. Laird et al. Vitamin D and Bone Health; Potential Mechanisms. Nutrients. (2010) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3257679/

(2) Vitamin D and Cancer. NIH https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/diet/vitamin-d-fact-sheet

(3) Aya Mousa et al. Effect of vitamin D supplementation on inflammation: protocol for a systematic review. BMJ Open. (2016) https://bmjopen.bmj.com/content/6/4/e010804

(4) Satyajeet Roy et al. Correction of Low Vitamin D Improves Fatigue: Effect of Correction of Low Vitamin D in Fatigue Study (EViDiF Study). North American Journal of Medical Sciences. (2014) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4158648/

(5) A.Nowak et al. Effect of vitamin D3 on self-perceived fatigue. Medicine. (2016) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5207540/#:~:text=available%20scientific%20data.-,Vitamin%20D%20deficiency%20is%20frequent%20and%20has%20been%20associated%20with,depression%2C%20and%20impaired%20cognitive%20performance

(6) I.A. Herrero Pfnur. Vitamin B12 Deficiency as the Cause. Deutsche Arzteblatt International. (2022) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9277128/#:~:text=In%20the%20absence%20of%20adequate,in%20the%20low%20normal%20range


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