Stanchezza da lavoro: quali sintomi compaiono? Come agire?

Stanchezza da lavoro, ne sappiamo qualcosa? L’affaticamento da lavoro è una condizione diffusa, da non sottovalutare. Il lavoro occupa gran parte delle nostre giornate, togliendoci spesso molte energie. È importante imparare a capire come non lasciarsi sopraffare da impegni e scadenze. Vediamo insieme perché può insorgere stanchezza e come contrastare questa evenienza.

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Fatica sul lavoro?
Il nostro cervello non è multitasking

La routine lavorativa comporta spesso affaticamento, stress e stanchezza che è bene tenere sotto controllo per evitare che raggiungano livelli troppo alti.

Periodi di stress causati da un’ingente mole di lavoro possono toglierci energia e influire negativamente sul nostro equilibrio psicofisico. Spesso ci troviamo a fronteggiare incarichi importanti e impegnativi, come ad esempio l’organizzazione di un importante evento aziendale o il raggiungimento di un obiettivo determinante ai fini della produttività.

Ci illudiamo di essere perfettamente in grado di svolgere più incarichi contemporaneamente e di portare a termine tutte le nostre mansioni, seguendo una tabella di marcia serrata. La nostra vita frenetica ce lo impone, così come ci impone di essere sempre produttivi e propositivi.

La realtà dei fatti è diversa. Il nostro cervello è un meccanismo complesso e perfetto, ma sovralimentarlo di informazioni e input potrebbe causare un vero e proprio corto circuito mentale, con una serie di conseguenze, tra le quali:

  • Mancanza di concentrazione;

  • Sonnolenza diurna;

  • Svogliatezza;

  • Sovraffaticamento e stress.


Stress da superlavoro in vista?
Fermiamoci prima

Abbiamo visto poco fa alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare. Non lasciamo che la stanchezza da lavoro si trasformi in stress da superlavoro. Impariamo ad ascoltare di più noi stessi: in linea generale, la tensione non è sempre negativa, poiché è quella condizione che ci sprona a essere produttivi e propositivi, investendo le nostre risorse per raggiungere un obiettivo.

Tuttavia, quando superiamo una certa soglia di tollerabilità, tendiamo a perdere il controllo, ci deconcentriamo, subentra una condizione di inquietudine, irritabilità, insicurezza, disturbi psicosomatici. Prima di arrivare a questo livello, fermiamoci e allentiamo la presa. Svolgiamo un lavoro cognitivo o fisicamente usurante? In entrambi i casi, non prendiamo sottogamba il carico (spesso sovraccarico) mentale e fisico che le nostre giornate prevedono. Tra poco vedremo come affrontare la stanchezza da lavoro.


Contrastiamo la stanchezza mentale:
7 pratiche per essere produttivi

Per combattere la stanchezza da lavoro possiamo seguire alcune, semplici regole. Eccole:

1. Affrontare prima i compiti più difficili, specie se la nostra è una professione cognitiva. Di solito la mattina la mente è più reattiva e si è più produttivi. Proviamo a stilare una lista dei compiti che dobbiamo portare a termine entro la giornata. Iniziamo a svolgere quelli più urgenti e complessi. In questo modo, quando saremo più stanchi, dovremo affrontare le mansioni che richiedono uno sforzo minore.

2. Fare pause brevi ma frequenti: regoliamoci in base all’organizzazione del nostro lavoro. Se svolgiamo una professione fisicamente usurante, staccare dal lavoro per qualche minuto ci consentirà di recuperare e riallinearci con le varie attività.

3. Fare movimento: se ne abbiamo la possibilità, fare due passi o sgranchirci le gambe durante la pausa ci aiuterà a rilassarci e distendere la mente.

4. Mangiare regolarmente. Una delle cattive abitudini da eliminare è quella di saltare i pasti o fare pasti poco bilanciati. Spesso è difficile conciliare alimentazione regolare e vita lavorativa, ma gran parte della nostra stanchezza può essere imputabile a un regime dietetico insufficiente o poco equilibrato. Occhio allo spuntino: evitiamo dolciumi, snack elaborati o salati. Sì a frutta secca e frutta fresca.

5. Bere acqua: la disidratazione può causare senso di stanchezza e difficoltà di concentrazione. Un apporto idrico ottimale prevede almeno 1, 5 litri di acqua al giorno.

6. Eliminare fonti di distrazione: Evitiamo di cedere alla tentazione di chat e social network. Troppe distrazioni allungheranno i tempi di lavoro e ci distoglieranno dai nostri incarichi.

7. Ottimizzare l’ambiente di lavoro: se ci è possibile, cerchiamo di lavorare in un ambiente spazioso e luminoso. Ciò favorirà impegno e concentrazione.

In associazione alla dieta, possiamo provare un integratore alimentare. Possiamo provare Carnidyn Plus, infatti grazie alla sua formulazione specifica è indicato per fornire l’apporto energetico necessario nei momenti di stanchezza fisica e mentale che possono colpire persone che lavorano in tanti diversi settori e che sono sottoposti a periodi di intenso stress lavorativo.

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